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Per questa ragione, ha continuato Crisci, “è fondamentale che la transizione vada guidata, per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale attraverso una consistente e duratura sostenibilità economica. Abbiamo bisogno di un piano operativo di breve-medio periodo che sia in grado di occuparsi del rilancio del settore fortemente colpito dalla pandemia. Un piano emergenziale nel breve, ma anche di una strategia a lungo termine sempre più verso una mobilità sempre più sostenibile come strumento di sviluppo e di crescita del paese”. Secondo le associazioni, “serve un obiettivo strutturale per il rinnovo del parco circolante, privato e pubblico, per il trasporto di persone e merci”. Occorre inoltre “un piano di infrastrutture per le ricariche, l’ammodernamento del paese e la velocizzazione della transizione. E serve una riforma fiscale, sull’auto in generale e aziendale in particolare”.
Come evidenzia Paolo Scudieri, presidente di Anfia, “rispetto al 2019 abbiamo avuto una perdita di circa il 15% divisa evidentemente in trimestri: possiamo notare che il secondo trimestre ha avuto una penalizzazione particolarmente pesante dovuta evidentemente agli effetti delle chiusure, il terzo e quarto si sono distinti per un recupero importante. Gli incentivi hanno dato una sferzata evidentemente al mercato e hanno accennato una ripresa che abbiamo consolidato nel quarto trimestre”. In particolare, ha spiegato Scudieri, “abbiamo un -27% nel mercato che ha reagito con elementi negativi rispetto al 2019, ma una produzione che si è tenuta sul -15%. Ovviamente con effetti positivi straordinari sulla filiera. Nei dati di produzione di autovetture ibride e elettriche, evidentemente vediamo un salto epocale delle nuove trazioni nel 2020 che conquistano il 17.2% della produzione. Immaginiamo che grazie anche agli incentivi il 2021 possa arrivare al 37,5%”.
E’ necessario, secondo Scudieri “un piano ad hoc che prevede la creazione di una Task force pubblico privata per affrontare la transizione della filiera verso l’elettrificazione dei veicoli (auto, veicoli trasposto merci e persone) e per sostenere gli investimenti verso nuove tecnologie, idrogeno, autonomazione e connettività”. Le associazioni chiedono una “semplificazione e rafforzamento degli strumenti di politica industriale per consentire accessibilità anche alle imprese del Centro Nord” e di “dare sostegno agli investimenti di riconversione produttiva, oltre a quelli in ricerca e sviluppo”. Occorrono, secondo Scudieri, “programmi di riqualificazione delle competenze: strumenti di incentivazione fiscale per la formazione delle nuove competenze necessarie per far fronte allo sviluppo dei nuovi trend tecnologici e alla riqualificazione delle figure professionali attualmente impegnate nelle fasi produttive e commerciali, che dovranno adeguarsi a tali cambiamenti”.
Serve inoltre “un’evoluzione dell’offerta dei servizi formativi con indirizzi di studio coerenti con le esigenze del settore”. Infine, ha concluso Scudieri, nel nostro Paese sono necessari “interventi finanziari a sostegno delle imprese”, in particolare “l’estensione temporale del piano Transizione 4.0” e “favorire processi di consolidamento tra operatori della filiera e spingere sul Private Equity per le Pmi”. Le tre associazioni chiedono misure di supporto al mercato delle autovetture: “Rifinanziare l’ecobonus nella fascia 61-135 g/km Co2” e “l’adeguamento ai valori wltp del fringe benefit per i veicoli aziendali”. In un orizzonte più ampio la richiesta è “rendere strutturale l’ecobonus almeno fino al 2026”. Per quanto riguarda il mercato dei veicoli per il trasporto di merci e persone, secondo le associazioni, è necessario “il rifinanziamento del bonus vcl nella legge di bilancio 2021”.
Ma anche inserire una “misura di supporto al mercato del bus turistici” e prevedere una misura di “rottamazione per i veicoli rimorchiati di tutte le categorie”. Per il periodo 2022-2026, si chiede “l’incremento delle risorse ‘fondo mezzì per il rinnovo del parco autobus” e di “proseguire e rafforzare le politiche di sostegno al rinnovo delle flotte auto trasporto con graduale spinta verso le alimentazioni alternative”.
(ITALPRESS).
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