BOLOGNA (ITALPRESS) – Una sala da pranzo accogliente, dove non si deve consumare il pasto in fretta, ma si può mangiare come a casa, fare nuove conoscenze e vivere relazioni utili a combattere, oltre alla fame, solitudine e difficoltà. Benvenuti a “Cucina Sorriso – Storie da gustare” di Cervia (Ra): una cucina popolare che, ispirandosi a quella di Bologna, vuole essere un posto dove le persone più in difficoltà possono ricevere un pasto caldo gratuitamente e, al tempo stesso, socializzare. “Cucina Sorriso”, progetto della cooperativa Cervia Social Food, ha aperto i battenti circa un mese fa, il 4 dicembre, all’interno di un magazzino della zona artigianale, grazie anche al finanziamento della Regione Emilia-Romagna. Oggi l’inaugurazione ufficiale, in via Levico 11, con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini; presente anche Roberto Morgantini, fondatore delle Cucine Popolari di Bologna.
“Una risposta concreta ai bisogni delle persone fragili- ha commentato Bonaccini-. Non si tratta solo di soddisfare un bisogno primario, ma di poter trovarsi in un contesto accogliente come questo, dove la relazione fra le persone, il dialogo e l’incontro siano altrettanto fondamentali. Siamo orgogliosi di aver contribuito ad avviare questa realtà, che significa anche inclusione e lotta allo spreco”. La Regione ha assicurato il proprio sostegno con due bandi, per un totale di 65 mila euro: 50mila euro contro lo spreco alimentare e 15 mila per i centri del riuso. In questo modo, è stato possibile ampliare nello stabile anche il centro del riuso, dove le persone fragili possono andare a prendere vestiti e oggetti. Aperta a tutti dal lunedì al sabato, dalle 11.30 alle 14.30, la cucina è gestita a turno da vari ristoratori della città. Per pranzare è richiesto un contributo – a chi può pagare – di 8 euro. Gli alimenti cucinati provengono da campagne quotidiane di recupero dalla grande distribuzione, forni e piccole attività: l’obiettivo è ridurre lo spreco alimentare. Servono ai tavoli ragazzi con disabilità del centro socio-occupazionale “Ikebana”, mentre all’interno della cucina operano decine di volontari.
Il bilancio del primo mese di apertura di “Cucina Sorriso” è positivo: ha visto una presenza media di persone fragili fra i 40 e i 65 utenti, di paganti tra i 10 e i 30 utenti; tre cene sociali, presentazione di libri, 30 cuochi di diversi ristoranti. Quindici ditte sono andate a pranzo, è stata fatta una convenzione mensa per i dipendenti. Infine, il dato più bello: il giorno di Natale da “Cucina Sorriso” hanno pranzato 38 persone fragili e 27 paganti.
foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna
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