Lost in Europe. Storia di Abou e Said, i minorenni migranti morti in viaggio (di Cecilia Ferrara)

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Lost in Europe. Storia di Abou e Said, i minorenni migranti morti in viaggio (di Cecilia Ferrara)

Pubblicato il Giugno 24, 2021

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Dal 2018 al giugno 2021 sono 440 i bambini migranti che sono morti mentre viaggiavano da soli o con la famiglia verso l’europa. Questi sono i numeri raccolti dal collettivo europeo di giornalisti Lost in Europe che dal 2018 segue le storie dei minori stranieri non accompagnati in viaggio.
I dati forniti dalla ong UNITEDagainst refugeedeaths ed elaborati da Lost in Europe dicono che il maggior numero di morti di minori è avvenuto in Libia con 124 minori deceduti o andati dispersi. Seguono Turchia (77), Grecia (57), Spagna (37), Marocco (32) e Tunisia (22), al sesto posto c’è l’Italia con 15 bambini che tra il 2018 e il 2021 sono morti cercando di raggiungere il nostro paese.
Due di questi sono Abou Draman Djakité, un ragazzo ivoriano partito da solo all’insaputa del fratello, e Abdallah Said, un ragazzo 17 enne Somalo che avrebbe dovuto raggiungere il fratello in Germania. Entrambi sono morti dopo aver passato un periodo in una delle navi quarantena utilizzate dal governo italiano come misura anti – covid rivolta ai migranti. Dopo queste due morti i minorenni non sono più stati fatti salire sulle navi quarantena. Questa è la loro storia.


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