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Durante il lockdown che ci ha costretti al lavoro da remoto da casa abbiamo sofferto di tecnostress e di over working, ora che lo smart working è stato prorogato fino al 30 giugno c’è l’urgenza di capire in che modo possa diventare una formula, capace di portare benefici all’interno delle organizzazioni e ai lavoratori. Alcune regole potrebbero farcelo alleato per un migliore equilibrio vita privata – lavoro: no alla reperibilità totale, no a riunioni a tutte le ore, sì alla flessibilità e al mix con il confronto dal vivo negli uffici.