📌 Giorgia Meloni ha parlato mercoledì 25 ottobre in Senato della situazione in Medio Oriente, in vista del Consiglio UE di giovedì e venerdì: "Prima di ogni altra considerazione voglio esprimere anche in quest’Aula la mia vicinanza umana ai familiari delle vittime del terrificante attacco di #Hamas dello scorso 7 ottobre". L’Aula ha risposto con un lungo applauso e una standing ovation.
La premier ha aggiunto: "In tutti i contesti, e con tutti gli interlocutori, ho sottolineato l’importanza di contribuire alla de-escalation del conflitto e riprendere quanto prima un’iniziativa politica per la regione, non solo per risolvere l’attuale crisi ma per arrivare a una soluzione strutturale sulla base della prospettiva ‘due popoli, due Stati’ (…) Prospettiva che deve avere come presupposto, da parte di tutti gli attori presenti nella regione, il riconoscimento all’esistenza e alla sicurezza dello Stato d’#Israele. Su questo, c’è totale convergenza di vedute e di intenti tra gli Stati Membri della UE. Personalmente sono convinta che lavorare concretamente, e con una tempistica definita, a una soluzione strutturale per la crisi israelo-palestinese sarebbe anche il modo più efficace possibile per svelare il bluff di Hamas agli occhi dei palestinesi e contribuire a sconfiggerlo".
È inoltre fondamentale, secondo la presidente del Consiglio, "mantenere il dialogo con i Paesi musulmani" per "impedire che si cada nella trappola dello scontro tra civiltà ".
Meloni poi ha allargato il discorso all’immigrazione sottolineando i "rischi connessi alla radicalizzazione di immigrati spesso irregolari" e ha affermato: "Dobbiamo avere il coraggio di dire che può esistere, purtroppo, un legame tra terrorismo e immigrazione irregolare e che ha sbagliato chi finora, per riflesso ideologico, ha liquidato con sufficienza questo possibile nesso".
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