📌 Si apre il processo per l’omicidio di Giulia #Tramontano. Al banco degli imputati, reo confesso, l’ex compagno della donna, Alessandro #Impagnatiello. Il 30enne, detenuto nel carcere di San Vittore, è arrivato nell’aula della Corte d’Assise di #Milano per la prima udienza, accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria.

Sguardo basso, testa china, barba e baffi, qualche lacrima, Impagnatiello indossa un giaccone scuro, jeans e scarpe da ginnastica. Si è seduto sulla panca nella gabbia dell’aula della prima Corte di Assise.

I famigliari di Giulia Tramontano sono presenti in aula, a pochi passi dalla gabbia. Auspicano che la "condotta sia sanzionata come merita", ha spiegato il legale di parte civile, Giovanni Cacciapuoti, prima dell’inizio udienza. La famiglia di Giulia chiede che venga condannato all’ergastolo.

Giulia Tramontano aveva 29 anni ed era incinta al settimo mese. Il padre del bambino, che volevano chiamare Thiago, era Alessandro Impagnatiello. Il barman l’ha uccisa con 37 coltellate nella loro abitazione di #Senago, in provincia di Milano.

Gli inquirenti sostengono che fosse un omicidio premeditato: da quanto risulta dall’autopsia, dalle ricerche sul web e dal ritrovamento di alcune bustine di veleno per topi, nei mesi precedenti l’uomo avrebbe provato ad avvelenare la compagna e il feto somministrandole la sostanza, sciolta in una bevanda calda.

L’accusa per Impagnatiello è quella di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e rapporto di convivenza. È anche imputato per interruzione di gravidanza non consensuale e per occultamento del cadavere.

L’udienza, visto il caos che si è creato per le troppe persone presenti, dopo una pausa, è stata spostata alla maxiaula della prima corte d’assise d’appello, per permettere a tutti di seguirla.

#tgla7 #shorts