📌 In centinaia di persone hanno occupato il quartiere generale del New York Times per chiedere un cessate il fuoco immediato della guerra in Medio Oriente. I manifestanti hanno protestato a favore della Palestina al grido “#Gaza libera” e incolpato il quotidiano americano del modo in cui ha coperto il conflitto israelo-palestinese.
Slogan, striscioni, soprattutto la lettura dei nomi delle migliaia di abitanti della Striscia assassinati da #Israele in questo mese di guerra. Secondo fonti locali, avrebbero cominciato dal piĂą giovane.
E non sono mancati gli scontri con le forze dell’ordine. I manifestanti hanno, infatti, vandalizzato l’auto della polizia con le scritte “KKK” e “IDF”.
Un assalto avvenuto proprio nel giorno in cui il "New York Times" aveva pubblicato un numero speciale con l’elenco dei nomi dei giornalisti della testata uccisi durante la guerra. "The New York Times has the blood of over 30 journalists killed by israeli army on its hands", si legge in una delle pagine.
PiĂą di 750 giornalisti appartenenti a decine di testate – inclusi il Washington Post, il Boston Globe e il Guardian – hanno firmato una lettera aperta che condanna l’uccisione di reporter da parte di Israele ed esorta i media occidentali all’integritĂ nella copertura della guerra contro #Hamas.
"Scriviamo per chiedere la fine delle violenze contro i giornalisti a Gaza e per chiedere ai leader delle redazioni occidentali di essere accurati nella copertura delle ripetute atrocitĂ di Israele contro i palestinesi", si legge nella lettera riportata dai media americani e che accusa Israele di "soppressione su vasta scala della parola". Nella lettera si osserva come le parole "apartheid", "pulizia etnica" e "genocidio" dovrebbero essere usate per descrivere il trattamento dei palestinesi da parte di Israele.
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