Il 20 maggio 2012 una scossa di terremoto colpisce l’Emilia-Romagna, nove giorni dopo, il 29 maggio alle 9 di mattina una scossa di magnitudo 5,8 con epicentro tra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro, viene avvertita in tutta l’Italia Settentrionale e scuote anche Bologna e il suo territorio, creando danni in particolare nei comuni di Crevalcore e Pieve di Cento, anche se i comuni bolognesi compresi nel "cratere" saranno 16. I due eventi sismici causano complessivamente 27 vittime, quella del 29 maggio, in particolare, colpì diversi luoghi di lavoro.
I danni maggiori nell’area bolognese si registrarono a Pieve di Cento e a Crevalcore, dove il centro storico fu evacuato completamente.
Il decennale è l’occasione non solo per ricordare quei tragici giorni, ma anche per raccontare il percorso di ricostruzione compiuto.