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A Strasburgo l’Eurocamera vota un condanna risoluta alla legge ungherese anti-Lgbt e il premier sloveno Jansa porta il programma della presidenza Slovena dell’Ue alla prova dell’aula. Sempre alla plenaria gli eurodeputati votano anche un nuovo mandato più esteso per Ema e chiedono l’immediata attivazione della clausola di condizionalità sullo stato di diritto.