BOLOGNA (ITALPRESS) – Questa mattina Zulfiqar Khan, l’imam di origine pachistana della moschea di via Jacopo di Paolo a Bologna, è stato prelevato da alcuni poliziotti dalla sua abitazione e accompagnato in Questura per essere espulso dall’Italia. Lo scorso 19 giugno Salvini in un tweet chiese la sua espulsione. L’imam viene indicato socialmente pericoloso per aver espresso delle opinioni personali in relazione al conflitto israelo-palestinese. Inoltre viene accusato di aver utilizzato parole discriminatorie nei confronti degli omosessuali e delle donne nel corso dei suoi sermoni. Ora Zulfiqar Khan si trova in fermo presso i locali della Questura di Bologna in attesa che venga celebrato il processo di convalida o meno del provvedimento emesso dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Dalla documentazione – ha dichiarato l’avvocato difensore dell’imam Francesco Murru – si deduce che le motivazioni espresse dal ministro Matteo Piantedosi, sono totalmente generiche e prive di riscontri probatori. Per fortuna viviamo in uno Stato di diritto nel quale la magistratura dovrà valutare la fondatezza di questo provvedimento”.(ITALPRESS).
Foto: Massimiliano Cordeddu