📌 In un’aula piena di studenti e professori, l’attrice e regista Paola #Cortellesi ha inaugurato l’anno accademico dell’Università #Luiss, a #Roma.
Cortellesi, tra le altre cose, ha parlato dei condizionamenti di #genere nell’infanzia: "Lo sentiamo da piccoli, quando alle bambine con un’indole vivace viene dato del maschiaccio. Qualcuno ha stabilito che le femmine debbano essere composte, remissive, pacate, ubbidienti, graziose, e che la vivacità debba appartenere al maschio a cui viene attribuita, non si sa perché, un’innata aggressività che infatti diventa maschiaccio, "-accio", dispregiativo se associato a una bambina. Lo sentiamo quando ai bambini che piangono si dice "Non fare la femminuccia", come se i maschi non avessero diritto di piangere, di sentirsi feriti, essere sensibili o avere le loro legittime fragilità. La fragilità è delle femmine, individui deboli, “-ucce”, femminucce, diminutivo. Loro hanno facoltà di lamentarsi. Ai maschi si impone di reagire e farlo subito, pure a cinque anni, quasi che un fisiologico tempo di delusione e sconforto li esponga al pericolo di una qualche perdita della virilità".
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