📌 Durante una cerimonia per la festività ebraica dell’Hannukah alla Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che "gli israeliani devono essere cauti, l’intera opinione pubblica mondiale può cambiare da un momento all’altro, non possiamo permetterlo".
Ha poi aggiunto: "Conosco Bibi ormai da 51 anni e lui ha una foto di me e lui sulla sua scrivania di quando era un giovane membro del servizio israeliano qui e io ero un senatore di 32 anni. E avevo scritto sopra: ‘Bibi, ti voglio bene, ma non sono d’accordo con niente di ciò che dici’. È più o meno la stessa cosa oggi".
Il peso della guerra quindi si fa sentire anche sul legame più solido della politica israeliana, quello con gli Stati Uniti. Anche se Biden ha ribadito il suo sostegno allo stato ebraico. "Deve cambiare il suo governo, è il più estremista nella storia di Israele. Netanyahu non condivide la politica dei due Stati, la #Palestina accanto a #Israele", ha aggiunto il Presidente statunitense.
Netanyahu non ha mancato di rispondere: "Con Biden ci sono divergenze su quel che succederà alla fine del conflitto. #Gaza non sarà un Hamas-stan e neppure un Fatah-stan. Non commetterò l’errore di Oslo", in riferimento agli accordi di Oslo che prevedevano il riconoscimento reciproco tra Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina e che furono un caposaldo della politica americana in #Medioriente.
La Casa Bianca sta cercando di esercitare pressione sul governo israeliano perché limiti il più possibile le vittime civili mentre proseguono gli scontri sia nel nord della Striscia che nella zona di Khan Yunis.
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