📌 L’avvocata Giulia #Bongiorno risponde alle accuse di Beppe #Grillo, ospite ieri sera da Fabio #Fazio nella trasmissione "Che Tempo che fa".
L’avvocata è la legale della donna che accusa di stupro Ciro Grillo e altri suoi tre amici in un processo difficile e che ha vissuto fasi complicate anche nell’ultima udienza il 7 novembre scorso. La giovane, presunta vittima che accusa il figlio dell’ex fondatore del Movimento Cinquestelle, durante l’udienza di martedì scorso avrebbe accusato un lieve malore in aula nel ripercorrere la sua sofferenza tanto che la presidente sarebbe stata costretta a sospendere per alcuni minuti l’udienza.
Durante il monologo da Fazio, Beppe Grillo ha tirato in ballo l’avvocato Giulia Bongiorno in un passaggio chiaramente riferito alla vicenda processuale del figlio Ciro. Il comico ha accusato così la senatrice della Lega: "È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali dove c’è una causa a porte chiuse… È inopportuno. Così si mischia tutto" afferma l’ex Cinquestelle.
Parole forti per le quali Bongiorno ai microfoni del Tg La7 risponde in modo chiaro: "Io mi sono limitata fuori dall’aula a riferire che la mia assistita aveva dichiarato di essere sconvolta e aveva tentato il suicidio dopo i gravi fatti che aveva denunciato. Quindi aveva raccontato di una sofferenza enorme. Ecco, la cosa che veramente è sorprendente è che anziché occuparci del dolore di questa donna, improvvisamente, in un comizio-show di Grillo, viene trasformata questa sofferenza in qualcosa di piccolo, di banale, quindi al centro di uno show la sofferenza di questa donna".
Il timore dell’avvocata è che queste insinuazioni possano portare le donne a non denunciare più o a denunciare meno le violenze: "Mettono al centro di uno show la sofferenza di questa donna. Allora, io dico chiaramente una cosa: chi denuncia deve continuare a denunciare, non deve avere timore di queste cose. Certo, quando si attacca in questo modo una donna che denuncia la si massacra una seconda volta".
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