BOLOGNA (ITALPRESS) – Cosa possono avere in comune un centro storico monumentale con gli investimenti per la transizione ecologica o la mobilità dolce? Anche l’esperienza di Ferrara potrà dimostrarlo, laddove saranno rigenerati e resi più efficienti musei ed edifici storici, creati percorsi ciclabili di accesso al centro, riqualificate con più aree verdi diverse piazze e realizzati spazi per la creatività e la formazione digitale. A prevederlo è l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) del Comune di Ferrara, presentata oggi nella Sala del Consiglio comunale dal sottosegretario della Presidenza della Regione Davide Baruffi, dall’assessore comunale ai Progetti europei Alessandro Balboni e dal capo di Gabinetto del sindaco di Ferrara, Alessia Pedrielli. “LOOK-UP. Urbanità condivisa e transizione sostenibile: strategie integrate per una nuova funzionalizzazione del patrimonio storico e monumentale della città di Ferrara” il titolo della strategia.
Quella del Comune di Ferrara è una delle 14 Atuss dell’Emilia-Romagna già approvate, che coinvolgono i 9 Comuni capoluogo, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Faentina e Terre d’Argine. Si tratta di strategie territoriali integrate finanziate dalla Regione e rivolte alle città e ai sistemi urbani intermedi nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2021-2027. Nascono per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. La loro caratteristica è un approccio multisettoriale e multifondo e una programmazione negoziale e condivisa con gli Enti locali e le comunità, nella consapevolezza che la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti è la via migliore per realizzare gli ambiziosi obiettivi di transizione ecologica e di trasformazione digitale.
“Ferrara è pronta a trasferire il suo patrimonio unico di arte e cultura in un futuro più sostenibile e attento all’ambiente – ha affermato il sottosegretario Baruffi.- Grazie a questa strategia l’area urbana viene ripensata valorizzandone i suoi tratti identitari: i beni storici e artistici, che arricchiti da aree verdi diventano luoghi di incontro, ricucendo le varie aree della città e le diverse componenti generazionali. Senza dimenticare le possibilità economiche dell’industria creativa e culturale che sempre più avrà bisogno di formazione e strumenti digitali”. Il sottosegretario ha poi aggiunto: “Andiamo avanti con la presentazione delle Atuss, uno strumento pensato per realizzare gli obiettivi che ci siamo dati come sistema regionale. Il Patto di Ferrara, firmato nel 2021, ha delineato un progetto di rilancio e sviluppo del territorio provinciale ferrarese che intendiamo concretamente sostenere”.
I progetti sono complessivamente 10 e prevedono un investimento complessivo di 11,7 milioni di euro, di cui 8,5 provenienti dai Programmi regionali FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE+ (Fondo Sociale Europeo Plus). Si tratta di progetti pensati per integrarsi con altri interventi di finanziati tramite fondi PNRR per la rigenerazione urbana o per il programma per la qualità dell’abitare. I restanti tre milioni sono a carico del Comune di Ferrara: le strategie Atuss prevedono infatti che Comuni o unioni cofinanzino i progetti per il 20% dell’investimento complessivo. Il Comune di Ferrara ha inoltre deciso di aggiungere un ulteriore milione di euro per l’efficientamento energetico del museo di Storia Naturale.
Il progetto economicamente più impegnativo riguarda la realizzazione un nuovo percorso accessibile lungo l’arco delle Antiche Mura (2,9 milioni di euro): l’obiettivo è rendere un monumento storico tutelato come le mura in un’area verde, un parco lineare inclusivo ed accessibile con panchine, percorsi per disabili, aree per il fitness e giochi per bambini.
Saranno riqualificate in chiave “green” sia piazza Travaglio che rappresenterà il nuovo ingresso in città, sia piazza Gobetti, che diventerà un giardino in centro: saranno installate infrastrutture verdi e arredo urbano per agevolare l’accoglienza per cittadini e turisti, verrà parzialmente rivista la pavimentazione in asfalto creando zone d’ombra e di fresco estivo. Sul fronte della mobilità sostenibile è previsto il completamento del percorso ciclo-pedonale di via Alfonso I D’Este, che consentirà il collegamento tra le mura storiche cittadine e la delizia dei Bagni Ducali, da un’estremità, con la basilica di San Giorgio e il nucleo storico della città dall’altra. Due interventi riguardano il museo di Storia Naturale per il quale saranno investiti complessivamente 2,6 milioni: sarà rigenerato e reso più accessibile ed efficiente da un punto di vista energetico, previsti anche un nuovo allestimento e la climatizzazione delle sale. Altri interventi di riqualificazione energetica saranno effettuati sulla Delizia dei Bagni Ducali, la palazzina fatta costruire dagli Este e frequentata da Ludovico Ariosto, destinata a ospitare il Conservatorio musicale Girolamo Frescobaldi. La struttura farà parte di quello che viene definito il Polo della creatività, insieme al Centro Culturale Slavich, per il quale saranno rivisti gli spazi e previsto l’adeguamento sismico, e al Polo musicale e della creatività giovanile che sorgerà nel vicino parco della Mura.
I giovani saranno coinvolti anche nel progetto “Spazi verdi – Open Play” che li chiamerà a formarsi in materie ambientali in collaborazione con il museo di Storia Naturale e a co-progettare rassegne e iniziative per il polo della creatività, fino a diventare dei veri e propri educatori digitali. Tema, quest’ultimo, al centro anche del progetto Laboratorio Aperto che prevede la creazione di comunità digitali nello spazio collaborativo dell’ex Teatro Verdi: attività di apprendimento, innovazione, inclusione, imprenditorialità rivolte a giovani, adulti, terzo settore.
foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna
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