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Si è parlato molto anche nella moda di cambiamenti nella direzione dell’inclusività e in 10 anni certamente molti passi avanti sono stati fatti nella rappresentazione in passerella di tutta la complessità dei corpi ma nelle ultime sfilate di Milano, Parigi, New York e Londra sembra esserci una inversione di tendenza: secondo i dati elaborati da Vogue Business meno del 5% dei look era sopra la taglia 40 e la magrezza è tornato, nella ‘nuova normalità’ del post covid, un ideale da inseguire.
Il fatto è che i corpi in realtà non dovrebbero mai essere una tendenza, per questo c’è bisogno di avere in passerella la complessità di tutti, in modo che nessuno diventi tendenza.