BOLOGNA (ITALPRESS) – Protagonista dei menù di ristoranti e buongustai e di appuntamenti enogastronomici, il tartufo dell’Emilia-Romagna ha da oggi un proprio logo di riconoscimento ed è al centro di una campagna di comunicazione della Regione per far conoscere le diverse varietà e le attività delle associazioni di tartufai.
In tutte le province festival, degustazioni e appuntamenti valorizzano tanti aspetti della ricerca del tartufo, da quello culinario al rapporto tra cane e cercatore alle specificità di ogni territorio. Un valore riconosciuto anche dall’Unesco che nel 2021 ha dichiarato la “cerca” e la “cavatura” del tartufo in Italia Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. In Emilia-Romagna si può andare a tartufi in tutti i periodi dell’anno e la continuità della stagione è proprio una delle caratteristiche su cui punta la campagna di comunicazione.
“Il tartufo è un ambasciatore per la promozione di luoghi e prodotti tipici- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-. E poi bisogna parlare di tartufi, al plurale. Sotto il nostro marchio territoriale abbiamo varietà disponibili durante tutto l’anno, a cui sono dedicati appuntamenti che spesso fanno record di visitatori ed espositori. II progetto che abbiamo pensato stringe legami tra le divere realtà provinciali e le associazioni forti delle loro tradizioni”. “L’obiettivo- chiude Mammi- è valorizzare la filiera e fare ricerca e sperimentazione alimentare con le scuole e gli Istituti per incentivare il tartufo nella ristorazione”.
Il progetto, della durata triennale, è promosso e sostenuto dalla Regione, con un finanziamento di 100 mila euro, e sarà realizzato in collaborazione con le associazioni dei tartufai, per diffondere la conoscenza delle diverse specie e varietà tartufigene, il loro impiego in cucina e favorire il coordinamento tra i diversi eventi locali di promozione del consumo del tartufo fresco.
“Il tartufo dell’Emilia-Romagna, una delizia per tutte le stagioni” prevede in aggiunta al logo, che renderà riconoscibili e unitarie le azioni promozionali e gli appuntamenti dedicati, un depliant, disponibile nei punti informativi di Comuni, Unioni montane, associazioni, che illustra le 9 varianti del tartufo in regione: dal nero pregiato al bianco pregiato, al nero invernale, a quello moscato, all’estivo (lo scorzone), fino all’uncinato e al bianchetto, e poi ancora il nero liscio e il nero ordinario.
Tra le attività di comunicazione, dai social media alla carta stampata fino agli eventi enogastronomici in tutte le province, nel corso del 2023 saranno sviluppate collaborazioni con i ristoratori specializzati, le Scuole di cucina e gli Istituti alberghieri dell’Emilia-Romagna per far conoscere sempre meglio caratteristiche e potenzialità del tartufo e i suoi impieghi in cucina.
-foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna –
(ITALPRESS).
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