Un bando per la formazione di “Giardiniere d’arte”

Redazione

Emilia Romagna

Un bando per la formazione di “Giardiniere d’arte”

Un bando per la formazione di “Giardiniere d’arte”
Pubblicato il Settembre 14, 2022

BOLOGNA (ITALPRESS) – Percorsi per formare giardinieri d’arte, nuove professionalità capaci di intervenire in giardini e parchi storici pubblici e privati e di curarne la manutenzione e il restauro, rispettandone le forme originarie e valorizzandone le peculiarità storiche, architettoniche, ambientali e paesaggistiche. La Regione Emilia-Romagna ha raccolto la sollecitazione offerta dal Ministero della Cultura che, attraverso l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha posto attenzione al recupero e alla valorizzazione dei giardini storici. L’investimento del Ministero ha previsto risorse sia per interventi di restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici (a disposizione a livello nazionale 190 milioni di euro) che per interventi di formazione dei giardinieri d’arte (10 milioni di euro).
Per la formazione dei giardinieri la Regione Emilia-Romagna si è impegnata, insieme ad altre 12 regioni, a programmare un’offerta di formazione e sottoscrivere un accordo col Ministero sulle specifiche competenze e responsabilità nell’attuazione.
Le risorse disponibili per l’Emilia-Romagna sono 601.400 euro che consentiranno di qualificare in due anni formativi, 2022-23 e 2023-24, 97 giardinieri d’arte per giardini e parchi storici. Un investimento necessario ad assicurare la disponibilità sul territorio regionale di competenze e professionalità che potranno garantire un adeguato livello di cura e manutenzione dei giardini di interesse culturale, anche in vista della loro crescente fruizione culturale e turistica, contribuendo alla creazione di nuova occupazione qualificata. I percorsi saranno della durata di 600 ore e si svilupperanno anche attraverso l’apprendimento pratico.
Potranno rispondere al bando per progettare i corsi, che dovranno poi essere approvati dalla Regione, gli enti di formazione professionale accreditati in partenariato con imprese del settore e della filiera e giardini storici di rilievo, cioè appartenenti a Ministero della Cultura, Enti territoriali, Fondazioni o Dimore storiche, che garantiscano la disponibilità di spazi, luoghi e contesti per la realizzazione delle attività pratiche. Elementi qualificanti nella valutazione sarà inoltre la collaborazione con gli istituti Tecnici e Professionali e con le Università.
Per quanto riguarda invece il finanziamento di interventi di restauro e valorizzazione, il bando del Ministero dei Beni culturali è rivolto ai proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo – pubblici o privati – di parchi e giardini di interesse culturale, a sostegno di progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale, artistico, storico, botanico, paesaggistico tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
In Emilia-Romagna la risposta è stata massiccia, con ben 100 progetti presentati, 9 dei quali hanno passato la selezione per un totale di quasi 13 milioni di investimento per opere di restauro e valorizzazione culturale.
I giardini interessati sono: Orto Botanico di Parma, Parco romantico della Fondazione Magnani-Rocca, Parco e giardini del Castello di Tabiano, Parco della Chiusa nel Comune di Casalecchio di Reno (Bo), Parco ducale di Sassuolo, Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, Giardino all’italiana di Villa Zambeccari (Villa Spada a Bologna), Parco di Villa Meli Lupi di Vigatto, Giardino del Castello di Bianello.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).


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